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lunedì 11 novembre 2013

Gioco e rigioco: educare al "gioco sostenibile"

Consapevolezza del valore delle cose e armonia con il momento che viviamo

Il gioco per il bambino non può essere “un giorno e via, una volta e via”, un oggetto “usa e getta”. 
Il gioco è un momento fondamentale che diventa uno spazio interiore di armonia e capacità di affrontare la vita che ci portiamo da bambini fino alla fase adulta: 
conserviamo con il gioco il nostro “spirito bambino” che ci addolcisce la vita. 
Il  gioco deve quindi avere una sua storia, un suo percorso, accompagnare le fasi della vita. 
E in questa girandola in cui entriamo che in qualche modo è la vita, o se vogliamo, “il gioco della vita” è essenziale dare valore  forte a questo momento e ai suoi simboli, ai suoi oggetti, ai suoi protagonisti: al bambino che l’ha acquistato, alla persona che l’ha regalato, a colui che ci ha giocato per un giorno e a colui che continua a giocarci per un altro giorno.
Il bello del gioco è proprio questo,
uno scambio di emozioni, di sentimenti, il gioco vive con le persone con cui viene a contatto. Altrimenti non sarebbe altro che semplice inanimato oggetto di plastica!  
Ciò purtroppo accade oggi molto spesso, i giochi perdono subito di energia e  giacciono senza vita in un angolo della camera o del garage, senza che nessuno li abbia mai vissuti. 
I messaggi pubblicitari, le tecniche di marketing che inducono all’acquisto ripetuto, le modalità di acquisto dei giochi,  limitano la la fantasia, non creano il legame affettivo, la continuità con l’esperienza: dopo un giorno, tutto è obsoleto, tutto da cestinare, fuori moda! 
gioco e rigioco: educazione e sostenibilità
gioco e rigioco: educazione e sostenibilità
E’ un’occasione mancata! La storia del gioco e di tutti gli oggetti che ci appartengono è la nostra storia. Se non si da importanza a ciò che ci circonda, al quotidiano che scandisce la nostra vita, agli oggetti che la rappresentano e la arricchiscono, non diamo importanza neanche al percorso esistenziale. 
I bambini vivono oggi come gli adulti gli hanno insegnato, di fretta, di fretta nelle azioni e nelle emozioni. E’ importante ritrovare con loro alcuni valori che sono legati al “recupero” di noi stessi, del nostro tempo, delle nostre emozioni e non c’è strumento migliore del gioco e dei suoi significati: l’attesa, l’apprezzamento,la condivisione,  il giocare con il niente, l’inventarsi nuovi modi di giocare e nuove esplorazioni, nuove emozioni con lo stesso gioco, riutilizzandolo.  
Analogamente a quanto detto del a riguardo del rapporto fra Cibo e Gioco, ciò insegna a sapere apprezzare, rispettare e amare.
Diventa molto importante recuperare insieme ai bambini una consapevolezza di noi e del rapporto con l’ambiente che parta dal gioco come elemento forte di vitalità per il bambino e per l’adulto e come legame tra le generazioni: è in fondo la capacità di giocare il filo rosso che ci unisce nella costruzione di una realtà, di una società, di uno sviluppo, che sia veramente sostenibile.
L’Agenda 21 delle Nazioni Unite parlando di sviluppo sostenibile centra il problema sul “consumo sostenibile” che deve tendere a ridurre i costi di produzione, minimizzare l’uso di risorse, la quantità di rifiuti e quindi l’inquinamento, adottare stili di vita che diano maggior valore alla coesione sociale, alle tradizioni locali e ai valori non materiali. Quanti oggetti per bambini finiscono in garage o soffitte  o peggio nella spazzatura mentre altri genitori, magari anche facendo notevoli sforzi economici, sono costretti ad acquistarne di nuovi o altri bambini meno fortunati  desiderano quei giochi?
Un gioco usato procura lo stesso divertimento di un gioco nuovo e in nuove mani può avere nuova vita. Potrà essere comprato ad un cifra sostenibile o scambiato con un altro gioco: e sarà anche uno scambio di affetto e di esperienze, di vissuti che aiuta a crescere. 
Trasferirà ai nostri piccoli un messaggio forte su come gestire le risorse nel nostro pianeta e su come “dare valore” in tutti i sensi alle nostre cose con una logica nuova, come la limitatezza delle risorse e la necessaria sobrietà ci  richiede.
Insegniamo ai nostri figli a giocare e soprattutto “rigiocare” con gli oggetti e con gli altri bimbi, forse avremo un futuro più armonico.


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